Tendavamo a dare per scontato troppe cose…, non credete?

I bambini e i nonni sono la speranza di un popolo. I bambini, i giovani perché lo porteranno avanti, porteranno avanti questo popolo; e i nonni perché hanno la saggezza della storia, sono la memoria di un popolo.” 
(Papa Francesco)

Fino ad un anno fa, davamo per scontato le nostre consolidate certezze: scuola, lavoro e tempo libero. E mai avremmo pensato che potessero essere tutte quante minate così nel più profondo e così velocemente! Ma questa pandemia impatta anche sulla salute dei bambini, almeno per i seguenti fattori:

  • Il distanziamento sociale. Non avere contatti fisici, reali con i propri pari impoverisce la “dieta” del nostro cervello emotivo. Nei più piccoli, l’impossibilità di giochi fisici, resi possibili dagli spazi e dall’appartenenza ad un gruppo, generano irrequietezza e vari sintomi psicologici. Questa situazione sta impedendo l’interazione e la comunicazione con gli altri compagni di scuola, di gioco, gli esercizi e le attività tra pari, che sono vitali per la crescita, l’apprendimento e lo sviluppo delle giovani menti. La compagnia è essenziale per il normale sviluppo psicologico e il benessere dei bambini. La separazione da chi si prende cura di loro li spinge verso uno stato di crisi.
  • La mancanza di routine. La routine scolastica è un meccanismo importante che permette ai giovani di organizzarsi, ma anche i bambini soffrono l’assenza di assistenza regolari, quali ad esempio i nonni, e possono diventare irrequieti e destabilizzarsi, nell’attesa che il loro “ordine” venga ripristinato.
  • L’ansia e l’incertezza legata alla malattia e la paura dei genitori. Anche se gli adulti non si rivolgono quasi mai direttamente ai bambini quando parlano del virus e della pandemia in corso, nella convinzione di proteggerli tenendoli lontani da questi discorsi, i più piccoli sentono lo stesso ciò che si cerca loro di nascondere. Questo comportamento da parte degli adulti finisce per essere nocivo per i bambini. Sappiamo bene che i bambini sono ben sintonizzati con gli stati emotivi degli adulti e l’esposizione a comportamenti inspiegabili e imprevedibili è percepita come una minaccia, con conseguente stato d’ansia.

Come azienda ci sentiamo parecchio coinvolti, non solo economicamente, ma soprattutto emotivamente nei confronti dei nostri “piccoli clienti”, ma nella nostra esperienza abbiamo appreso quanto sia importante parlare con i bambini: ascoltarli e favorire la comunicazione emozionale. Ecco perché riteniamo giusto consigliare in questo momento di essere sinceri verso di loro e di aprire i nostri cuori e dire come noi adulti ci sentiamo. Comunicare con i bambini su come si sentono e come stanno elaborando le informazioni che ricevono fornirà loro gli strumenti emotivi necessari per affrontare meglio questo periodo. Ascoltare ciò che i bambini credono rispetto alla trasmissione del Covid-19 è essenziale e fornire loro una spiegazione accurata e significativa farà sì che non si sentano inutilmente spaventati o colpevoli. 

Ugualmente riteniamo importante che i nuovi spazi che i bambini sono costretti a vivere siano “normalizzati” il più possibile e che possano rispondere in modo adeguato alle loro vitali esigenze. Ricreare un angolo scuola, un angolo gioco ed uno motorio ricreativo nelle abitazioni è fondamentale. 

Nel nostro catalogo ci sono molteplici soluzioni che potranno ben adattarsi a camerette, piccole stanze e piccoli giardini, in modo tale da ritrovare una normalità essenziale e vitale per i nostri piccoli.

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EMMECI ARREDAMENTI – Divisione Infanzia: “Arredi che permettono al bambino di essere protagonista dello spazio in cui vive e cresce.”

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